Quantità e qualità della vita sono due parametri che stanno avendo un diverso sviluppo. L’Italia ha visto un invecchiamento della propria popolazione con una crescita a livello vicino allo zero e dall’altro lato un innalzamento della speranza di vita.
Questo ha sicuramente portato ad una ridiscussione relativamente al sistema pensionistico Italiano ed alla spinta verso il ricorso a forme complementare sia previdenziali che assistenziali.
Difatti anche se il dato sulla speranza di vita rivesta un ruolo importante, è necessario tenere d’occhio anche la qualità della vita.
La speranza di vita nazionale è arrivata al di sopra della media europea, ma sempre effettuando un paragone a livello europeo gli anziani Italiani dopo i 75 anni godono di uno stato di salute peggiore, la metà degli ultraottantenni soffre di malattie croniche gravi oppure ha difficoltà motorie.
Questi aspetti porta ciò portano a dover sviluppare una necessaria assistenza verso i propri familiari ed alla necessità di visite specialistiche per tali patologie.
Le aziende possono intervenire su tali aspetti sviluppando un piano di welfare che possa coprire le spese sanitarie attraverso la modalità del rimborso oppure attraverso l’assunzione di un assistente domiciliare ma anche attraverso l’integrazione di polizze sanitarie per l’assistenza ai familiari del lavoratore.
Inoltre l’assistenza agli anziani, come per l’assistenza ai figli necessità di interventi di flessibilità oraria o la gestione di particolari modalità di svolgimento della prestazione lavorativa come possono essere lo smartworking o il telelavoro.