Welfare e CCNL: il caso dei metalmeccanici

Dal 2017, con il rinnovo del CCNL dell’Industria metalmeccanica, il welfare è stato riconosciuto come una forma di retribuzione che porta benefici ad entrambe le parti del rapporto di lavoro dipendente.

L’interessante rapporto costo-risultato e la riduzione del cuneo fiscale, che il welfare può portare, non è potuto passare inosservato anche alle parti sociali.

I lavoratori del comparto industriale metalmeccanico beneficiano infatti di alcuni servizi il cui valore è arrivato nel 2019 a 200 euro.

Il CCNL prevede che beneficiano degli strumenti di welfare aziendale tutti i lavoratori che, superato il periodo di prova, alla data del 1° giugno di ciascun anno risultano in forza o che siano stati assunti successivamente, entro il 31 dicembre di ciascun anno con un contratto a tempo indeterminato o determinato (purché, in quest’ultimo caso, abbiano maturato, nel corso di ciascun anno, un’anzianità di servizio di almeno 3 mesi, anche se non consecutivi). Inoltre, è stato chiarito che, nell’ipotesi di un contratto part-time, i suddetti importi non saranno riproporzionati.

Qualora in azienda sia già previsto un piano di welfare gli importi visti precedentemente si vanno ad aggiungere allo stesso.

Per quanto riguarda i servizi da fornire l’azienda dovrà confrontarsi con le Rappresentanze sindacali aziendali o con quelle unitarie per individuare quali servizi rispondono alle esigenze dei dipendenti.

È prevista la possibilità per i lavoratori di destinare i suddetti importi al Fondo Cometa o al Fondo Mètasalute, inoltre il nuovo articolo 17 riporta le tabelle riassuntive dei possibili strumenti di welfare con le diverse tipologie:

opere e servizi per finalità sociali;

somme, servizi e prestazioni di educazione e istruzione per garantire assistenza a familiari anziani e/o non autosufficienti;

bene e servizi in natura;

buoni spesa, buoni carburante o ricariche telefoniche;

servizi di trasporto collettivo per il raggiungimento del posto di lavoro

Le parti sociali hanno inoltre confermato che intendono proseguire nella strada tracciate e che il welfare previsto per il triennio 2017 – 2019 non rimarrà un caso isolato.